COSENTINO INNOVATION ACADEMY #1

MARTEDI? 07 MARZO 2017 ? INTRODUZIONE AL BIM (BUILDING INFORMATION MODELING)

1 ? IL DNA E LA STORIA DEI SAPERI – Dall’industria aerospaziale a quella delle costruzioni

Tra la fine del 1970 e l’inizio del 1980, i sistemi CAD aumentarono le loro potenzialità di sviluppo tanto che le industrie aerospaziali e manifatturiere decisero di implementare questo sistema attraverso una collaborazione fattiva con le software house.

Questi software progettati per l’industria aerospaziali e manifatturiera consentivano innanzitutto la progettazione e verifica di geometrie complesse, in seguito permisero di eseguire delle simulazioni meccaniche e tecniche impensabili con i precedenti processi ricorsivi di prototipazioneverificariprogettazionenuovo prototipo abbassando drasticamente i costi e contraendo i tempi.

Tali strumenti e principi furono adottati nell’ambito del settore delle costruzioni: comparvero così sul mercato software di disegno 2D e di modellazione 3D per l’edilizia.

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2 ? L’INTUIZIONE ? Informazioni in luogo di rappresentazioni (disegni)

Il BIM è il superamento della rappresentazione simbolica convenzionale del disegno bidimensionale: il modello si avvicina alla realtà non ne è un’immagine decodificata e “sezionata”.

Il modello contiene le informazioni geometriche degli elementi di cui è composto ma, soprattutto, informazioni tipologiche, tecniche, energetiche, di costo, manutentive… sul manufatto che potranno essere interrogate, condivise, implementate durante tutto il suo ciclo di vita

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3 ? TECNOLOGIA COME VANTAGGIO COMPETITIVO ? File IFC e potenza computazionale

L’IFC, Industry Foundation Classes, è un particolare formato di dati che ha lo scopo di consentire l’interscambio di un modello informativo senza perdita o distorsione di dati o informazioni.

Si tratta di un formato file aperto, neutrale, non controllato da singoli produttori software, nato per facilitare l’interoperabilità tra i vari operatori.

La  convergenza  verso  questo unico  formato  di  file,  definisce  la  possibilità  di  creare  programmi software  di modellazione in grado di gestire oggetti tridimensionali collegati ad informazioni specifici per ogni disciplina (architettonicaimpiantisticastrutturale)

L’aumentata velocità dei cicli tecnologici fa sì che siano a disposizione potenze computazionali sempre più elevate in grado di gestire modelli complessi

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4 ? PRODUZIONE LEAN – Controllo della qualità (obbiettivi), dei tempi, dei costi

Il modello contiene tutte le informazioni ed è utilizzabile durante tutto il processo edilizio dalla creazione alla gestione dell’edificio.

La possibilità di gestire un modello multidisciplinare consente di:

?      analizzare preliminarmente le possibili interferenze e di eliminarle

?      gestire le fasi della costruzione e le possibili varianti o imprevisti in totale trasparenza aggiornando i singoli modelli architettoniciimpiantisticistrutturali

?      controllare puntualmente tempi e costi

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5 ? TECNOLOGIA ABILITATIVA DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL CLOUD INTERROGABILE E TRASPARENTE

Il modello tridimensionale BIM si arricchisce di tutti i contributi disciplinari e muta al variare delle scelte, delle interferenze  e  della  gestione  delle  informazioni  che  potranno  essere  interrogate,  implementate,  condivise durante tutto il suo ciclo di vita

Il modello BIM –con vari privilegi e livelli- è accessibile a tutti i soggetti che concorrono alla creazione, alla realizzazione, alla gestione e, anche alla sua rifunzionalizzazione.

Slide e BIM show

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ELEONORA B. FONTANA, RESPONSABILE PIANIFICAZIONE STRATEGICA bimO

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Eleonora Beatrice Fontana, architetto, è responsabile Pianificazione Strategica di bimO.

Si laurea al Politecnico di Milano a 30 anni, mentre già lavora come progettista e direttore lavori per un’impresa di cui è socia. Dopo aver conseguito il Master in  Asset, Property e Facility Mangement al  MIP  del Politecnico, entra nel  settore del corporate real  estate e  gestisce la  realizzazione di  concept, di  edifici plurifunzionali e  di  alcuni comparti televisivi nel milanese. Lavora inoltre come consulente nella definizione di piani strategici di gestione del patrimonio immobiliare, nel program management, nella pianificazione e nel ridisegno di processi e workflow per l’introduzione di metodologie BIM (Building Information Modeling).

Nel corso degli anni, accompagna e arricchisce la sua esperienza sul campo con un’intensa attività di ricerca e di docenza: è cultrice della materia presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano, insegna energy management alla LUISS e, dal 2015, si occupa di formazione BIM nell’ambito del master per BIM manager presso la Scuola Pesenti del Politecnico.

Nel 2013 consegue anche il Master Executive in Business Administration del MIP, dove incontra Franco Rebecchi. L’avvio del percorso di bimO insieme a Franco concretizza per Eleonora l’aspirazione di dare vita a un nuovo mo do di concepire la progettazione e il ruolo del progettista, che il BIM trasforma, da semplice “creativo”, a “facilitatore” in grado non solo di gestire le tecnologie e le complessità dei processi di progettazione e costruzione, ma anche di comprendere e r ealizzare le ragioni economiche della committenza.

Appassionata di barca a vela, istruttrice e formatrice, ama “lasciare gli ormeggi” e allontanarsi dalla velocità della sua Mi lano che, come tutti i milanesi, ama e odia in eguale misura. Curiosa di innovazione e desiderosa di capire le trasformazioni del mondo in cui viviamo, sogna di iscriversi un giorno a sociologia.

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FRANCO REBECCHI, GENERAL MANAGER bimO

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Franco Rebecchi, architetto, è Fondatore e General Manager di bimO.

Laureato a Firenze, fonda uno studio associato e comincia a progettare e realizzare edifici pubblici, complessi polifunzionali, comparti residenziali, direzionali e retail in Italia. Lo studio si specializza nella progettazione degli edifici produttivi e diviene attore di rilievo durante la ricostruzione successiva al devastante sisma del 2012 che colpisce l’area carpigiana-modenese, sede di uno dei più importanti comparti industriali d’Italia.

Con l’obiettivo di internazionalizzare lo studio, nel 2013 fonda SOL!D Solution Italian Design, società di progettazione e consulenza con sedi a Milano, Modena e Belgrado, che opera con un focus sui mercati dei Balcani e dell’Est Europa.

In  oltre  quindici  anni  di  attività,  Franco  matura  un’importante  esperienza  nella  progettazione  architettonica,  nel la pianificazione urbanistica e nella tecnologia delle costruzioni, sviluppando la capacità di gestire come project manager commesse di grande complessità.

E’ un grande conoscitore di tutta la filiera delle costruzioni dal progetto, alle tecnologie costruttive fino all’industria dei materiali, ed è in grado di gestire l’intero processo costruttivo.

Da sempre attento alle possibilità che l’implementazione delle nuove tecnologie digitali possono offrire, ha iniziato già nel 2006 – tra i primi in Italia – a lavorare in BIM con il suo staff.

Networker per vocazione, consulente e imprenditore creativo sempre curioso dei cambiamenti del mondo contemporaneo, sogna con bimO di dare un contributo importante alla digitalizzazione della industria dell’architettura, del l’ingegneria e delle costruzioni tramite il nuovo approccio rivoluzionario della progettazione BIM.

Ama viaggiare e trascorrere il tempo libero con sua moglie e i suoi due figli, coccolare le botti del suo Aceto Balsamico Tradizionale, andare in moto con gli amici e leggere voracemente qualsiasi tipo di libro, con una preferenza per la storia e per la s